Daito Ryu Aikibudo

Il Daito-ryu Aikijujutsu è un sistema completo di tecniche da combattimento sviluppatosi nel Giappone feudale e giunto sino ai giorni nostri immutato.

Comprende tecniche con armi e senza armi, tra queste ultime vi é il jujutsu, l’aiki no jutsu e l’Aikijujutsu, caratteristiche esclusive, queste ultime in origine, del Daitou-ryu Aikijujutsu.

La particella Aiki, in fatti sta a significare Ai=armonia e Ki=energia.

Nello sviluppo di queste tecniche si cerca l’armonia delle due energie che si scontrano per usarle a favore del praticante di Daitou-ryu Aikijujutsu nel risolvere il combattimento.

Storia del Daito Ryu

Il Daito-ryu Aikijujutsu affonda le sue origini nelle nebbie della storia del Giappone stesso: esistono infatti evidenze documentali che comprovano l’origine del Clan Takeda quale discendenza dal terzo figlio della quinta generazione della Dinastia Minamoto dell’imperatore del Giappone, Seiwa; proprio Yoshikyio Minamoto, trasferitosi nella provincia di Kai (vicino all’attuale Tokio) fondò un Clan, il Kai genji Takeda, appunto.

Tra le arti militari che il nuovo Clan già insegnava vi erano l’arco, l’equitazione, la lancia, l’alabarda, la spada, la strategia militare (impianti idrici, scavi e fortificazioni) e ovviamente anche il Tai jutsu (combattimento corpo a corpo derivato dall’antichissima lotta indigena, la Tegoi).

Fu allora che vennero codificate le prime tecniche di Aikijujutsu con particolare attenzione per l’uso dell’energia e dell’armonia.

Era il periodo Heian, e per tutto il successivo periodo Kamakura, Muromachi e Momoyama il Clan Takeda scrisse epiche pagine della storia del Giappone feudale, nelle quali il nome Takeda è sempre stato legato a fatti d’arme di rilievo storico:

14 novembre 1087: Il fondatore del Clan, Yoshimitsu Minamoto, vince la battaglia per il castello di Kanazawa; (Era Heian).

1561: Il Generale Takeda Shingen, vince la guerra contro Kenshin Uesugi, Daymio di Echigo; (Era Muromachi, lo Shogun è della dinastia Hashikaga)

inverno 1572: Sempre il mai sconfitto Generale Takeda Shingen, leale allo Shogun Ashikaga, batte il futuro usurpatore Ieyasu Tokugawa (che poi fonderà una sua dinastia di Shogunato) in varie campagne militari.

Tokugawa, dopo essere stato sconfitto sul campo di battaglia lo fa assassinare vicino Kyoto; (con l’assassinio di Takeda Shingen finisce per gli storici l’era Muromachi dominata dalla dinastia Hashikaga ed inizia l’era Momoyama – molto bello il film del regista Akira Kurosawa “Kagemusha, L’ombra del Guerriero” che descrive gli ultimi anni di quest’era tracciando con molta accuratezza la biografia di Takeda Shingen e delle sue Campagne militari).

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fine anno del 1572: Le ultime volontà di Takeda Shingen, ormai conscio del destino della Dinastia Ashikaga, sono che uno dei figli, Takeda Kunitsugu, si trasferisca presso il Daymio della provincia di Aizu, Moriuji Ashina, a lui ancora fedele, il quale accoglie Kunitsugu regalandogli delle terre ed un castello.

Sarà Takeda Kunitsugu, impareggiabile maestro di arti marziali della scuola Takeda a continuare il nome del Clan e l’arte marziale della famiglia (allora nota con il nome di oshikiuchi) nei secoli a venire. (Era Momoyama)

21 maggio 1575: Il Clan Takeda, ancora leale alla dinastia Ashikaga (ormai al tramonto), schiera la sua formidabile Cavalleria pesante forte di 15.000 uomini al comando di Katsuyori Takeda, altro figlio di Takeda Shingen: é l’ultimo orgoglioso gesto di un valoroso guerriero che combatte ancora secondo le antiche leggi del Budo di un’era che muore; viene sconfitto slealmente con l’uso delle armi da fuoco (allora vietate dal Budo) dagli eserciti alleati di Oda Nobunaga e Ieyasu Tokugawa nella battaglia di Nagashino no Kassen. (Era Momoyama)

1582: Cade l’ultimo baluardo dei Takeda del ramo Kai: la provincia di Kai viene in fatti invasa dai due eserciti combinati di Oda Nobunaga e di Ieyasu Tokugawa forti di quasi dieci volte il numero dei Samurai Takeda. Muoiono così gli ultimi Samurai Takeda del ramo principale tra cui Katsuyori Takeda stesso, che compie seppuku con tutta la famiglia e i pochi sopravvissuti.

Prima di morire invia al fratello il messaggio nel quale gli dice “E’ finita un’era, inizia un’era… sii tu quell’era”. (Era Momoyama)

1572-1664: Gli insegnamenti del “nuovo” ramo del Clan Takeda nel feudo di Aizu rimangono segreti e solo i membri superiori dello stesso Clan Aizu vi possono a partecipare. Il Clan Aizu poi parteciperà a tutte le principali battaglie del Giappone feudale da Sekigahara in poi.

1664: E’ registrato il dojo principale Nishinkan (ancora oggi é un onore per gli istruttori di Daitou-ryu Aikijujutsu essere autorizzati dall’Honbu Dojo di Abashiri in Giappone a chiamare così i loro dojo) nel territorio di Mutsu, senza specificarne il luogo preciso – esistevano ancora molti nemici. (Era Momoyama).

1674: Si espande l’influenza del Nishinkan nel Territorio di Aizu, e fioriscono intorno molte scuole marziali che insegnano ai Samurai del Clan Aizu: si contano 5 stili di scherma, 2 di jujutsu (la famosa Mizu no shinto-ryu e Shinmyo-ryu) proprie del Clan Aizu e una miriade di scuole private: 22 di scherma, 16 di jujutsu, 16 di armi da fuoco, 14 di estrazione della spada, 7 di tiro con l’arco, 4 di lancia e 1 di alabarda, falcetto con catena, bastone, lotta con l’armatura senza armi.

Tra queste, per 2 scuole vigeva il divieto di fornire dimostrazioni pubbliche e di avvicinarvisi: erano le due scuole segrete del Clan Aizu: l’Aikijujutsu del Clan Takeda (noto con il nome di oshikiuchi e poi di aiki-in-yo-ho) ed il Kenjutsu del Clan Aizu-Misoguchi-ha-itto-ryu, più tardi incorporato nel Clan Takeda. (Era Momoyama).

Il Daito-ryu Aikijujutsu oggi

Attraverso le successive ere Edo e soprattutto Meiji e Taisho, il Clan si richiude in un riserbo secolare, che dura ininterrotto e inviolato sino al 1987 ormai in piena era Seiwa (ironia della storia, proprio il nome della Dinastia da cui deriva il Clan Takeda), quando l’ultimo discendente del Clan, Tokimune Takeda ormai vecchio e senza figli, decide di aprire le porte del suo Dojo in Abashiri (Hokkaido) a pochi estranei e cataloga per iscritto le oltre 3,000 tecniche di cui è composta quest’arte.

Tokimune Takeda muore nel 1992, senza figli e l’erede designato, Sano Matsuo Soshi, continua la sua opera di apertura al mondo intero, non solo occidentale, attraverso la Shiseikan, sempre presso l’Honbu Dojo di Kitami, dove avevano per tanti anni insegnato e vissuto nel segno del più puro Bushido i membri del Clan Takeda.

Di Sokaku Takeda (padre di Tokimune ed anch’egli Soke della scuola) si é scritto moltissimo nel bene e nel male, ed il regista Akira Kurosawa si ispirò liberamente alla sua figura quando trasse la trama del suo film “I sette Samurai”. E’ documentato infatti il carattere irascibile di Sokaku Takeda che uccise moltissimi avversari in duello, e che, nonostante i divieti, continuò a portare le due spade – daisho – per tutta la vita.

Di Sokaku Takeda si può effettivamente dire che fosse stato l’ultimo VERO “samurai” del Giappone. Purtroppo (?) il riserbo in cui si chiuse il Clan non favorì la diffusione di questa antichissima e nobile Arte Marziale, ancor oggi, infatti, si contano su di una mano gli occidentali che hanno il grado di maestro.

La chiusura del Clan alla civiltà ha però avuto almeno un aspetto molto positivo: infatti oggi le tecniche e la ricerca spirituale sono tramandate rigorosamente immutate.

Negli insegnamenti del Daitou-ryu Aikijujutsu non esistono implicazioni morali che vogliono far coesistere aspetti non previsti in origine nel Bushido. Nelle AM più recenti il significato di Bushido ha un’accezione diversa, mentre rimane intatta la semplicità di intenti che anima la ricerca interiore del Daito-ryu Aikijujutsu: creare guerrieri leali ai valori del bushido, pronti a morire per questi princìpi, senza rimpianti.

Molte Arti Marziali derivano in misura più o meno stretta dal Daitou-ryu Aikijujutsu, ognuna ha una sua filosofia e un suo percorso tutti interessanti e importanti in pari misura.

Il M° M. Ueshiba fondatore dell’AikiDo studiò il Daito-ryu Aikijujutsu dal 5 marzo 1915 sino al 7 aprile 1935 (20 anni) come documentato nell’eimeiroku (registro degli allievi della scuola) e come citato da tutti i biografi. In fatti divenne così esperto nelle tecniche dell’Aikinage, chericevette il raro mokuroku di insegnamento dalla Scuola. Fondò poi la sua Scuola di Aikijujutsu, l’AikiDo. Oggi, per i praticanti di quest’arte, rimane un grande e rispettato maestro di Daitou-ryu Aikijujutsu.

Il Judo del Prof. J.Kano fu molto influenzato dalle tecniche del Daitou-ryu Aikijujutsu che furono introdotte da Shiro Saigo, direttore tecnico del Judo Kodokan e precedentemente successore designato e figlio del Soke del Clan Takeda. Saigo era campione imbattibile (sua era la tecnica Ama arashi – tempesta nella montagna) che lo rese celebre.

Derivano inoltre dal Daitou-ryu Aikijujutsu l’Hapkido coreano, l’Hakko-ryu, e quindi lo shorinji Kempo, e anche in parte lo Yoseikan Budo.

Il Soke indossava un Gi nero tradizionale con la hakama anch’essa nera, (senza né pantaloni né sotto-indumenti) con il mon sulle braccia, dietro la spalla e sul petto. Coloro che ricevono il Hiden Mokuroku (l’equivalente livello della cinture nera si raggiunge un po’ prima) indossano un tradizionale Gi bianco con la hakama nera o blu. Il nodo viene fatto un poco sulla destra del centro, poiché nella nostra scuola si pratica anche il kenjutsu, e a sinistra si porta la katana. Sulla schiena portiamo, cucito a mano da soli, il mon del Clan Takeda.

Il discorso dei gradi é complesso. La famiglia Takeda ha sempre rilasciato solo i Mokuroku (attestati di conoscenza) che sono 6 + uno segreto.